Minorca, l’isola “gigante”

i viaggi di Donato Ala

29/03/2017

Chiamata anche l’isola del vento, Minorca è “gigante” non tanto per la storia mitologica di Giganti che abitavano l’isola, quanto per il suo essere ‘’grande ‘’ dalla bellezza del suo mare allo splendore delle sue spiagge, dal ritmo lento di vita che rigenera l’anima, fino al suo splendido campo da golf dove si gioco' la 4° Edizione della Golfitaliano Cup.

A Minorca tutto scorre in modo naturale, ad un ritmo tranquillo che ha contagiato gli abitanti dell'isola, straordinariamente fortunati per essere in continuo contatto con tanta bellezza. Quando ancora non si è assimilata la bellezza dell'ultima spiaggia visitata, ne appare subito un'altra a testimonianza dell’elevato numero di spiagge presenti sull’isola .

La bellezza di Minorca però non si limita al paesaggio marino ma si completa di tutti gli habitat propri del Mediterraneo. Un tesoro naturale è rappresentato dalle gole,autentico spettacolo naturale, che nascono nel centro dell'isola e seguono un percorso sinuoso in direzione della costa sud,  oltremodo interessanti sono le specie marine osservabili nelle dieci grotte sottomarine.

Il nostro viaggio alla scoperta di Minorca inizia con la visita di una piccola azienda agricola immersa nella campagna minor china a circa quindici minuti dalla capitale Mahon. Si chiama “Hort de Sant patrici” www.santpatrici.com qui si produce un formaggio a denominazione di origine controllata: il famoso Cheso di Mahon, uno dei formaggi più apprezzati nel mondo; il suo sapore riunisce tutta l'essenza dell'isola. I luoghi naturali dove pascolano tranquillamente le mucche e il tradizionale metodo di lavorazione, trasmettono al palato tutto il gusto migliore dell'isola. Si dice che a causa dell'azione del forte vento di tramontana, i pascoli s’impregnano di sale marino, ed è per questo che le mucche producono un formaggio dal gusto tanto speciale.

Quest’azienda è  anche un agriturismo 5 stelle, curato nei minimi dettagli, direttamente dal giovane proprietario David. Colore predominante il bianco. Da non perdere i prodotti tipici da comprare nello shop, dal vino all’olio al formaggio. Verso l’ora di pranzo, decidiamo di noleggiare una barca presso la flotta della Fairlaine al porto di Mahon, un charter di grande livello con barche da 15 piedi.

Da qui partiamo per una gita con pranzo a bordo alla scoperta delle calette dell’isola, semplicemente indescrivibili. Minorca però offre anche escursioni aeree e con l’aeroclub Menorca decidiamo di fare delle riprese, un giro in aereo vale sicuramente la pena per scoprire Minorca, qui abbiamo la fortuna di incontrare Angelo, pilota perfetto per questo tipo di escursioni.

Daniel Mora è uno degli chef più conosciuti dell’isola e chiaramente merita una visita il suo ristorante “Sa Pedrera d’es Pujiol” chiedete il Formatjada de Solomillo Wellington con salsa grevi, è la sua specialità. La notte trascorre immersi nel silenzio della campagna minorchina, ospiti di una splendida casa signorile trasformata in un Hotel rurale di livello, si chiama ALCUFAR VELL e si trova a 8 km da Mahon. Al risveglio, l’isola si apre a noi “ grandiosa e discreta”, un mare cristallino, spiagge bianche, calette da sogno. Massimo rispetto per la natura e l’ambiente. Noi ovviamente siamo qui per conoscere l’unico campo da Golf presente sull’isola (peccato!) Golf Du Parc, un 18 buche par 69 ben integrato nella natura, quasi da sembrare un links scozzese. Il golf utilizza rigorosamente acqua piovana o riciclata, il campo è corto ma molto insidioso, ne sapranno qualcosa i finalisti della Golfitaliano Cup che dal 4 all’11 ottobre si contenderanno la gara.

Ricca di riserve marine, grotte, dune, falesie, Minorca è un cambiamento di paesaggi continuo in tutti i suoi 40 km di sensazioni straordinarie che Paola Ferroni direttrice del golf ci sta facendo provare alla scoperta dell’isola.

Pur essendo piccola, difficilmente riuscirete a girarla in una sola settimana, con le sue 140 calette e le oltre settantacinque spiagge, a partire dalla baia di Fornells fino a Cala Morel a Cala Caldana, dove si trova lo splendido Hotel Audax, un 4 stelle con centro benessere di 700 mq. L’hotel è stato scelto per ospitare i finalisti e gli accompagnatori della cup. Nella lista delle vostre escursioni dovrete mettere sicuramente Binibeca vell uno dei più bei paesi di pescatori che io abbia mai visto, vi sembrerà di entrare in una cartolina. Per la sera, la scelta deve per forza ricadere sulla Cova d’euxoroi l’unico locale dell’isola e forse del mondo ricavato in una grotta sul mare, da dove potrete ammirare il più bel tramonto della vostra vita. Altra escursione è sicuramente Cittadella:Antica capitale considerata monumento storico artistico nazionale. Bellissima la cattedrale gotica, i portici e la via pedonale dove si ammira la maestosità della sua architettura.

Il primo acquisto da farsi appena arrivati a Minorca, è un paio di "abarcas". Si tratta di sandali fabbricati in cuoio con la suola di pneumatico, la cui origine risale al tempo in cui i contadini lavoravano nei campi. Ancora oggi esistono artigiani che li fanno su misura.

È una calzatura ideale per "affrontare" le pietre aguzze che troverete durante le escursioni lungo i sentieri della costa minorchina.

Nel 1993 Minorca è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall'Unesco. Un riconoscimento all'armonia con quale i minorchini e la natura hanno sempre convissuto.

Minorca mantiene intatta tutta la magia nei monumenti che i suoi antenati hanno costruito secoli fa. Un mistero che persiste vivo sotto forma di pietra nelle costruzioni megalitiche e nelle sue fortificazioni del passato, che affascinano ancora tutti quelli che vi si avvicinino per condividere i misteriosi segreti di un'isola che è un vero e proprio museo all'aria aperta.

I villaggi dell'epoca talayotica che si trovano sull'isola sono tra i più importanti d' Europa.

I villaggi preistorici erano delle vere e proprie città destinate al culto dei defunti. Nella loro struttura labirintica oltre alle "taules", "navetas" e "talaiots", possiamo ammirare grotte funebri o pozzi antichi.

Le maestose fortificazioni, invece appartengono a un passato più recente. Lungo la sua costa possiamo ammirare la fortezza della Mola (del secolo XIX), i resti del Castello di Sant Felip, le cui gallerie sotterranee possono ancora essere visitate, e Fort Marlborough (costruito dai britannici nel secolo XVIII).

Percorrendo tutta l'isola ci imbatteremo in torri di vedetta o di difesa, edificate strategicamente su rialzi o in punti di gran visibilità. Si trovano ubicate sia lungo la costa sia all'interno dell'isola, e comunicavano tra loro mediante segnali allo scopo di evitare le invasioni.

Dopo aver vissuto sulla mia pelle le emozioni e le sensazioni che l’isola trasmette posso confermare senza alcun dubbio che Minorca è davvero gigante.

Si ringrazia:

Fondazione Destino Minorca

David Vidal e Bernardo Orfila

Paola Ferroni e il Golf Du Parc

Gabriela Aliaga, Laura Ruiz e Victor Mayans dell’ Hotel Audax www.artiemhotels.com

Alcufar vell Hotel Rural www.alcufarvell.com

Ristorante Sa pedrera d’es pujiol www.sapedreradespujol.com

Fairline Charter www.fairlinemenorca.com

Azienda Agricola Subaida www.subaida.com

Hort Sant Patrici www.santpatrici.com

Agriturismo Canaxini www.canaxini.com

Aeroclub Minorca

La Mola Fortaleza Isabel II www.fortalesalamola.com

Ursula Mascarò www.mascaro.com

Es oli de foc Restaurant Sant Climent

Molì d’s Racò Es Mercadal