17/09/2015
La squadra del professionista francese Romain Wattel, con i dilettanti Paolo Pennazio, Ermanno Pavesio e Antonio Calandra ha vinto con “meno 23” colpi la Rolex Pro Am sul percorso del Golf Club Milano. La gara ha fatto da prologo al 72° Open d’Italia presented by Damiani, che si disputerà da domani giovedì 17 settembre a domenica 20. Al secondo posto con “meno 20” il team dell’irlandese Paul McGinley, con Umberto Verga, Fausto Colombo e Jean Noel Bioul, al terzo con lo stesso score la formazione dello svedese Robert Karlsson con Antonio Percassi, Pietro Cecilia e con l’ex calciatore Daniele Massaro, quindi con “-18” il team di Renato Paratore con Filippo Maquignaz, Alberto Berloffa e Marco Hariod e con “-17” quello dello statunitense Stewart Cink con Dario Prandoni, Stefano Camparini e Riccardo Nicora. Più indietro gli altri due ex calciatori Alessandro Del Piero, 21° nel quartetto di Francesco Molinari, e Massimo Mauro, 28° nella compagine dello scozzese Richie Ramsay. Posizioni simili per i due showman Marco Berry, 18° con la guida dello svedese Kristoffer Broberg e Valerio Staffelli, 22° condotto dal tedesco Martin Kaymer.
Per la prima volta la Rolex, che ha accolto tutti i partecipanti nella propria area ospitalità, è stata Title sponsor della Pro Am che si è svolta con formula “Par is your friend and use your Pro”. Per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie ed eagle, mentre ogni amateur del team ha potuto chiedere al suo pro di effettuare un colpo per suo conto.
Ha presenziato alle partenze Antonio Rossi, Assessore allo Sport e Politiche per i Giovani, che successivamente ha visitato il percorso di gara, il Villaggio Ospitalità e le varie strutture necessarie per la disputa del torneo.
Scatta l’Open d’Italia - La parola ora passa ai protagonisti dell’Open d’Italia, che avrà quale Presenting Sponsor per il secondo anno consecutivo Damiani, azienda leader nel mercato italiano nella produzione e nella commercializzazione di gioielli di alta gamma e da sempre ambasciatrice della miglior tradizione orafa nel mondo.
Il field presenta giocatori di grande profilo compresi cinque vincitori di major uno in più dei quattro che avevano caratterizzato il torneo nel 2012. E ancora: tre concorrenti nei top 50 della classifica mondiale, altri dieci tra i primi 100, tredici che hanno disputato almeno una volta la Ryder Cup e oltre una settantina di vincitori di tornei sull’European Tour.
In un simile contesto è difficile fare previsioni, perché sono in tanti ad avere le carte in regola per prevalere, tuttavia ci sono nomi più gettonati di altri. Ricordiamoappunto i vincitori dei major, il tedesco Martin Kaymer, lo statunitense Stewart Cink, l’irlandese Padraig Harrington, il nordirlandese Darren Clarke e il coreano Y. E. Yang, quindi Francesco Molinari, gli inglesi Danny Willett, numero due della money list continentale, e Tommy Fleetwood, l’austriaco Bernd Wiesberger, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, Rafael Cabrera Bello e Alvaro Quiros, il danese Soren Kjeldsen, lo scozzese Richie Ramsay, lo svedese Robert Karlsson, l’altro americano David Lipsky, primo nell’ordine di merito dell’Asian Tour 2014, il belga Nicolas Colsaerts e il giovane emergente inglese Matthew Fitzpatrick. Difende il titolo il sudafricano Hennie Otto, che in occasione del suo primo successo nel 2008, al Castello di Tolcinasco G&CC, ha stabilito lo score più basso del torneo (263 colpi, -25) e che ha l’occasione per divenire il primo giocatore a fare tripletta a partire dal 1972, anno in cui nacque l’European Tour.
Gli italiani - Saranno 25 gli italiani sul tee di partenza, tra i quali cinque dilettanti. Francesco Molinari, ultimo vincitore azzurro della gara (2006), viene da un periodo di riposo dopo una stagione quasi tutta sul PGA Tour statunitense. Sulle sue condizioni di forma ha detto: “Dopo una sosta c’è qualche incognita in più. Mi sono allenato regolarmente sia in palestra sia nel gioco corto e ora cercherò di trovare rapidamente il miglior ritmo. Aver disputato la Pro Am mi ha permesso di prendere subito le misure al percorso”. Poi sui partecipanti: “Il livello del field è cresciuto molto rispetto alle passate edizioni. Credo sia doveroso riservare i favori del pronostico ai giocatori più in alto nel ranking come Martin Kaymer, Danny Willett e Bernd Wiesberger. Nel golf, tuttavia, gli ordini di merito contano relativamente. Prepariamoci a vedere qualche outsider in lotta per il titolo”. Infine sul suo primo anno in America: “Penso di aver migliorato il mio bagaglio tecnico, avvicinandomi maggiormente allo stile americano. In gara sono più aggressivo. Sto vivendo questa nuova sfida con grandi stimoli e sono soddisfatto”.
Giocherà in casa Marco Crespi, nato a Monza e cresciuto golfisticamente nel circolo ospitante: “La mia stagione non sta andando particolarmente bene, ecco perché questa è una possibilità per ottenere quei buoni risultati che mi consentirebbero di mantenere la “carta”. Anche se non sto giocando al meglio, sono comunque in buona forma. Tra l’altro, questo è il campo dove mi sono formato, dunque ho anche vantaggi obiettivi rispetto agli altri: sarebbe un peccato non sfruttare un’occasione del genere. Devo solo fare in modo che entri qualche putt in più. Non nascondo comunque di sentire un po’ la tensione con tanti amici che mi seguiranno. Il field è ottimo con vincitori di Ryder Cup e di Major. Sarà molto emozionante vederli giocare sul “mio” percorso e osservare come affronteranno certe buche e perché eventualmente faranno scelte diverse dalle mie”.
Si attendono buone cose anche dagli altri cinque italiani che frequentano il circuito maggiore: Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Andrea Pavan, Alessandro Tadini e Renato Paratore che sta ben interpretando la sua prima stagione tra i professionisti.
Sarà il 30° e ultimo Open di Costantino Rocca, che riceverà siuramente il tributo del pubblico per quanto lustro ha dato all’Italia golfitisca, primo azzurro a disputare la Ryder Cup (tre presenze e il ricordo indelebile di una “buca in uno”) e con cinque titoli nell’European Tour. Sarà una vetrina da non perdere per gli altri tournament player di casa nostra: Lorenzo Gagli, Alessio Bruschi, Andrea Maestroni, Andrea Perrino, Matteo Delpodio, Joon Kim, Federico Maccario, Niccolò Quintarelli, Aron Zemmer, Nicolò Ravano, Massimo Florioli e Lorenzo Magini, gli ultimi due arrivati dalla prequalifica.
Cinque, come detto, i dilettanti: Stefano Mazzoli, campione europeo in carica, Michele Ortolani e Luca Cianchetti, vincitori in stagione di due importanti gare internazionali, Jacopo Vecchi Fossa e Lorenzo Scalise.