WGC Bridgestone Invitational con Francesco Molinari
05/08/2015
Nuovo impegno nel golf d’élite per Francesco Molinari (nella foto) che sarà tra i 77 protagonisti del WGC-Bridgestone Invitational (6-9 agosto), ultimo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships in programma sul percorso South del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio. La gara anticipa di una settimana l’US PGA Championship (13-16 agosto) ultimo major dell’anno.
Il torinese è alla sesta presenza in tale evento dove ha ottenuto il miglior piazzamento con il 15° posto nel 2011. Complessivamente ha disputato 21 gare del WGC (Bridgestone Invitational 5, Cadillac Championship 5, Cadillac Match Play 6 e HSBC Champions 5). Ha iniziato la sequenza nel 2009 dall’HSBC Champions, che ha vinto nel 2010 e che ha saltato nel 2014, unica defezione nella striscia.
Per una volta fanno rumore gli assenti: infatti mancheranno il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale, campione uscente e ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia, e Tiger Woods, che ha vinto questo torneo per ben otto volte, l’ultima nel 2013.
Favorito d’obbligo Jordan Spieth, numero due del World ranking, che ha una nuova occasione per salire sul tetto del mondo, superando McIlroy, attualmente avanti per poco più di un punto. Lo statunitense, che ha appena festeggiato i 22 anni, è reduce da tre settimane di riposo seguite all’Open Championship e torna deciso a dare corpo alle proprie ambizioni e a cogliere il quinto successo stagionale e il primo in un WGC.
Saranno in tanti, comunque, a tentare di cambiare i suoi piani. Sembrano più tonici Zach Johnson, caricato dalla vittoria proprio nell’Open Championship, Dustin Johnson, anche se in Scozia ha brillato solo per 36 buche, Rickie Fowler, l’inglese Justin Rose e gli australiani Jason Day e Adam Scott.
Un gradino sotto, ma con tanta classe da poter annullare la differenza di condizione, Bubba Watson, Keegan Bradley, Jim Furyk e lo spagnolo Sergio Garcia, lo scorso anno secondo. Infine la lunga lista di giocatori, che magari al momento non brillano, ma che quanto meno vale sempre la pena di seguire almeno per qualche buca sul campo quali Phil Mickelson, il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Henrik Stenson, gli inglesi Ian Poulter e Paul Casey, i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, l’irlandese Padraig Harrington, il nordirlandese Graeme McDowell e il thailandese Thongchai Jaidee.
Quanto a Molinari, in una stagione di luci e qualche ombra, potrebbe trovare la gara giusta a patto che non incappi in quelle due o tre distrazioni che, a volte, finiscono per penalizzarlo nei momenti decisivi. Il montepremi è di ben 9.250.000 dollari con prima moneta di 1.570.000 dollari.