Open di Spagna, ottima prova di F.Molinari

18/05/2015

Francesco Molinari  si è riproposto ai suoi livelli con un’ottima prova nell’Open de España (European Tour) dove si è classificato al secondo posto con 282 colpi (72 69 70 71, -6), alla pari con l’iberico Miguel Angel Jimenez, campione uscente, con il francese Edouard España e con l’inglese David Howell.

Sul percorso del Real Club de Golf El Prat (par 72), a Terrassa nei pressi di Barcellona in Spagna, ha prevalso con 278 (70 71 68 69, -10) e quattro colpi di margine l’inglese James Morrison, trentenne di Chertsey, che ha siglato il secondo titolo nel circuito a cinque anni dal primo (Madeira Islands Open, 2010), Quasi in coda gli altri tre italiani rimasti in gara dopo il taglio: Matteo Manassero (73 72 77 72) e Alessandro Tadini (70 76 75 73), 61.i con 294 (+6), e Marco Crespi, 67° con 295 (77 70 75 73, +7).

Ha tenuto un buon passo l’argentino Emiliano Grillo, sesto con 283 (-5), ha rimontato ventidue posizioni lo spagnolo José Manuel Lara, settimo con 284 (-4) alla pari con il connazionale Jorge Campillo, e hanno occupato la nona piazza con 285 (-3) l’australiano Wade Ormsby, il tedesco Maximilian Kieffer, lo svedese Pelle Edberg, l’iberico Eduardo De La Riva, il danese Soren Kjeldsen e il sudafricano Darren Fichardt. Tutto sommato deludente la prova dello spagnolo Sergio Garcia, 22° con 287 (-1). Era il giocatore più atteso, ma è stato probabilmente penalizzato dall’aver disputato la scorsa settimana il Players Championship negli Stati Uniti (secondo dopo playoff con Rickie Fowler) con relativo viaggio e cambio di fuso orario.

Morrison ha preso il comando nel terzo giro insieme a Howell e nel quarto non ha avuto tentennamenti. Si è liberato quasi subito del compagno d’avventura e poi ha evitato rischi e ha approfittato delle occasioni che gli si sono presentate sotto forma di tre birdie (69, -3) potendo anche contare su avversari che, in ultima analisi, non lo hanno mai messo sotto pressione.

Si è avvicinato pericolosamente Molinari, ma quando era a due colpi dalla vetta non ha avuto una mano dalla sorte. Infatti due volte la pallina ha girato sull’orlo della buca, dopo putt piuttosto corti, trasformando in par e bogey quelli che sembravano un birdie e un par. Un altro bogey alla 17ª lo ha allontanato anche dalla seconda posizione, ma l’ha riacciuffata con un birdie in extremis. In totale cinque birdie e quattro bogey per il 71 (-1) e la certezza di una condizione ritrovata dopo l’infortunio al polso. Onore al 51enne Miguel Angel Jimenez, che ha difeso il titolo con i denti, e che ha messo insieme 67 (-5) colpi con un eagle, cinque birdie e due bogey, risalendo la classifica di undici gradini.

Manassero ha concluso con un 72 (par) frutto di tre birdie e di tre bogey e Tadini e Crespi sono andati di pari passo con due birdie e tre bogey per il 73 (+1).

Non hanno superato il taglio, caduto a 148 (+4), Edoardo Molinari, 86° con 150 (72 78, +6), Andrea Pavan (79 72) e Renato Paratore (74 77), 98.i con 151 (+7).