Campionato nazionale Open:vince Tadini in rimonta
12/04/2015
Alessandro Tadini (nella foto) ha vinto con 281 colpi (74 69 68 70, -7) il Campionato Nazionale Open - Memorial Cavaliere del Lavoro "Gin" Noberasco che si è svolto sull’impegnativo percorso ligure del Golf Club Garlenda (par 72). E’ il terzo titolo conseguito in questo torneo dal 42enne piemontese, dopo quelli siglati nel 2009 e nel 2012, arrivato con una gran rimonta finale che gli ha permesso di sorpassare Andrea Perrino (282 - 76 64 68 74, -6), al quale rendeva tre colpi alla partenza per il giro finale.
Terzo posto meritato per Andrea Maestroni con 283 (-5), leader nei primi due turni, e ottima prestazione del dilettante Luca Cianchetti, vent’anni da compiere, portacolori del Modena G&CC e da tre anni nella nazionale azzurra, quarto con 284 (-4).
Gli sponsor - La nota azienda Noberasco è stata il title sponsor del torneo intitolato al Cavaliere del Lavoro Pier Luigi “Gin” Noberasco, imprenditore di successo, precursore dei tempi e destinatario di tanti riconoscimenti e premi. Hanno dato il loro supporto all’avvenimento anche Continental, azienda leader nello sviluppo di tecnologie intelligenti per il trasporto delle persone e dei loro beni, e il Golf Club Garlenda.
Per tutta la stagione l’Italian Pro Tour ha il sostegno di Colmar, Unopiù, Frosecchi, Martin Argenti e Konica Minolta. Media partner: Sky; charity partner: Fondazione Maria Letizia Verga. Sponsor istituzionali Federazione Italiana Golf, Expo 2015. Per il secondo anno consecutivo è a disposizione dei giocatori il servizio di fisioterapia di Physio Team, composto da fisioterapisti esperti nel settore sportivo, in particolare del golf.
Manassero - Hanno recuperato nel finale Nino Bertasio ed Enrico Di Nitto, quinti con 286 (-2), Lorenzo Gagli e Stefano Pitoni, settimi con 287 (-1), mentre non è riuscito a risalire Matteo Manassero, grande favorito alla vigilia, che dopo il cedimento nel terzo giro ha concluso al nono posto con 288 (67 73 76 72, par) in compagnia di Valerio Pelliccia e di Leonardo Motta. Subito dietro Corrado De Stefani e Marco Archetti, 12.i con 289 (+1), e Andrea Bolognesi, 14° con 290 (+2). Tra i dilettanti (ben undici su 20 partenti hanno superato il taglio) note di merito in più, oltre che per Chianchetti, anche per Riccardo Cellerino, 16° con 294 (+6) e per Gianmaria Rean Trinchero, 18° con 295 (+7).
Il Campionato Nazionale Open - Memorial Cavaliere del Lavoro "Gin" Noberasco, evento più longevo del calendario nazionale, nato nel 1935, giunto alla 76ª edizione e secondo per importanza solo all’Open d’Italia, ha aperto la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di otto tornei che si svolgono sul territorio nazionale, sette internazionali e uno italiano, gestito dal Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG. La settimana di golf ligure, rientrata nel quadro dei festeggiamenti previsti dal Golf Club Garlenda per onorare i cinquant’anni di vita, si concluderà domani, domenica 12 aprile, con la disputa della Pro Am Campionato Nazionale Open - Memorial Cavaliere del Lavoro "Gin" Noberasco.
Le interviste - Tadini è partito molto forte e dopo tre buche, grazie a due birdie e complice un bogey di Perrino, ha annullato lo svantaggio di tre colpi, poi ha proseguito al comando e non è stato più raggiunto. Nel suo 70 (-2) tre birdie e un bogey.
“Sono particolarmente contento di aver vinto qui - ha detto - perché considero il GC Garlenda dove mi sono allenato tanto da giovane, la mia seconda casa. Ho trovato il percorso molto difficile, e come qualità molto simile a quelli che incontro in Europa. Dovevo rimontare tre colpi, non era facile e Perrino mi ha dato filo da torcere, così ho dovuto impegnarmi al massimo fino alla fine per ottenere una soffertissima vittoria”. Con il titolo ha ricevuto un assegno di 7.250 euro su un montepremi di 50.000 euro. Nel suo palmares, insieme ai tre titoli del Campionato Nazionale Open, figurano anche quattro successi nel Challenge Tour e uno nel Campionato PGAI.
Andrea Perrino è andato in altalena e ha compromesso le sue chances con un 40 (+4) sulle prime nove buche dove ha segnato un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Nel rientro un bogey e poi tre birdie nelle ultime quattro buche (74, +2) nel tentativo, non riuscito, di arrivare almeno allo spareggio. “E’ stata una giornata a corrente alternata - ha spiegato - con grossi errori e grandi recuperi. Ho cercato fino alla fine di rimontare, ma sono rimasto corto di un colpo. Tadini, comunque, è stato bravo e ha meritato il titolo. Ha iniziato bene, mi ha mandato subito sotto pressione e poi ci ho messo del mio per complicarmi ulteriormente la vita”.
Andrea Maestroni ha chiuso con un 72 (par) dopo tre birdie e altrettanti bogey: “Son partito un po’ contratto, ho mancato qualche putt nelle prime buche, poi ho ritrovato un buon ritmo e nel finale ho provato a risalire. Ho avuto le occasioni, ma le ho mancate. Nel due giri finali mi è probabilmente mancata l’aggressività palesata nei primi due”.
Infine la felicità di Luca Cianchetti: “Un ottimo risultato al mia seconda presenza in questo torneo dopo il 16° posto dello scorso anno al San Domenico Golf. Peccato per il finale in cui ho perso qualche colpo soprattutto per stanchezza, sia fisica che mentale. Non mi aspettato questo esito, però ero sicuro del mio gioco perché è un periodo in cui mi esprimo bene. Non avevo particolari aspettative e sono stato anche in difficoltà nel primo turno, poi però mi sono ben ripreso. Ora cercherò di giocare bene per tutta la stagione, poi a fine anno deciderò se passare di categoria”.
L’evento si è chiuso con la premiazione alla quale sono intervenuti Giulio Noberasco, figlio di Gian Benedetto Noberasco, Presidente Noberasco Spa, il presidente del GC Garlenda Michele Scofferi, il direttore Bruno Olivetti, Marco Durante, Consigliere FIG, Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, presidente e direttore del Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG.
Ritorno al GC Garlenda - Il torneo ha riportato una grande manifestazione al Golf Club Garlenda dopo qualche anno e non si potevano festeggiare più degnamente i cinquant’anni di vita del circolo. Il percorso, aperto nel 1965, è opera degli architetti inglesi John Morrison e John Harris e si snoda nella valle del Lerrone. Ogni buca ha una sua fisionomia propria, con diversi ostacoli, e il variare continuo di situazioni costringe il giocatore a un impegno e a una concentrazione costante. Particolare da non trascurare, anche in chiave di turismo golfistico, il clima mite per tutto l’anno. Il tracciato, presentato in condizioni eccellenti, ha ricevuto soltanto elogi da tutti i partecipanti che, peraltro, sono stati messi a dura prova.