MAI PIU' CAMPI DA GOLF IN SARDEGNA
06/11/2014
DI DONATO ALA
“Mai più campi da golf in Sardegna” questo era un virgolettato pubblicato poco tempo fa dal quotidiano La Nuova Sardegna. Una dichiarazione dell’assessore Regionale all’urbanistica Erriu.
Ho cercato di verificare le motivazioni di questa insolita e anacronistica dichiarazione direttamente con l’assessore, al fine di capire quali potevano essere le reali ragioni. Ero a Cagliari ed ho chiesto un appuntamento per un’intervista e pochi giorni dopo sono stato ricevuto nel suo ufficio di viale Trieste.
D) Assessore, lei poco tempo fa ha dichiarato “mai più campi da golf in sardegna”. Ci spiega cosa lo ha portato a fare una dichiarazione così totalitaria?
R) Sono stato vittima di un’eccessiva sintetizzazione giornalistica. La mia posizione è leggermente diversa. Il golf è uno sport con una sua dignità ma purtroppo nella nostra regione, interventi massicci di natura paesaggistica e urbanistica vanno a cozzare con obiettivi, disegni e piani dibattuti a lungo che hanno comportato scelte a volte incompatibili con la costruzione di campi da golf.
D) Quindi in che modo si dovrebbe intervenire?
R) Per tutti gli obiettivi di natura paesaggistica occorre stabilire parametri ben precisi soprattutto quando si va a modificare suolo e paesaggi. Io penso che questi aspetti debbano essere ben dettagliati, magari rifacendosi a ciò che è stato fatto nelle eccellenze dell’Unione europea come nel contesto della comunità Valenciana.
D Assessore però lo sviluppo di questo sport, più di qualsiasi altro, si lega al mondo del turismo e non si dovrebbe correre il rischio che rimanga bloccato per continue polemiche sull’impatto ambientale. In realtà rispettati tutti i necessari parametri da voi richiesti, perché non si dovrebbero concedere i permessi per costruire? Concretamente come si sblocca questa situazione?
R) Credo che la migliore soluzione sia quella di permettere lo sviluppo del golf a seguito della verificata regolarità e delle condizioni che abbiamo citato , senza andare a costruire e speculare a livello immobiliare lungo la costa come predispone la legge regionale. Credo quindi si debba andare a cercare i terreni e le strutture già esistenti, borghi da rivalutare e valorizzare. Sono fermamente convinto che il golf sia uno sport sano, che vive nel rispetto delle regole e che si completa nella natura arricchendola e non danneggiandola .
D) Se oggi arrivasse oggi un investitore che vuole costruire un campo da golf, tenendo conto di tutti gli aspetti di legge da voi regolamentati quale è l’iter che dovrà seguire?
R) Il processo dipende dalla destinazione urbanistica territoriale e dal tipo di investimento che si vuol fare. Noi come amministrazione attraverso la legge urbanistica tentiamo di semplificare e velocizzare le attività che possono essere utili al fine di attrarre investimenti e permetterne lo sviluppo. Sono convinto che ci siano le possibilità di aprirsi verso soluzioni di questo tipo, sempre a patto che non ci sia un contorno viziato da incompatibilità con la natura della nostra terra , come nel caso delle speculazioni edilizie o di abusi immobiliari.
D) Certo è che il campo da golf ha bisogno della strutture immobiliari per poter riprendere l’investimento e gestirlo anche per permettere lo sviluppo del settore turistico in maniera adeguata .
R) Su questo credo che comunque vada valorizzato prima ciò che esiste e si può utilizzare, senza andare verso nuove costruzioni. Anche di questo una buona legge sul golf dovrebbe tenere conto.
Che dire? è una giunta favorevole allo sviluppo del golf in Sardegna oppure no? decidete voi ma io credo che forse la giusta risposta sta nel mezzo. Troppo estremista dire che non si mette più un mattone sull’isola così come è troppo permettere l’urbanizzazione selvaggia in un paradiso terrestre come la Sardegna. Si troverà prima o poi un punto che metta d’accordo tutti? certo e che non si può e non si deve sottovalutare la possibilità di permettere nuovi investimenti che permettano di risolvere in parte la disoccupazione giovanile e lo sviluppo del turismo isolano.
Il golf ha questa forza e qualcuno dovrà prima o poi rendersene conto.