GOLF: SENIORES SUL PIEDE DI GUERRA

Anche il Golf farà la fine del calcio?

25/06/2014

Ricevo e pubblico l'articolo del collega Pietro Busconi in merito a quanto sta accadendo in una delle più grandi associazioni di Golf Italiane.

All'interno della più grande associazione amatoriale di golf, l'AGIS, regnail caos.

Nel giro di pochi anni l'Associazione Italiana Golfisti Seniores ha persoquasi 2000 dei 7000 iscritti, pur rimanendo l'associazione più numerosa nelnostro Paese. Il successo di qualche anno fa lo si deve soprattutto allacapacità delle passate gestioni nel saper aggregare la voglia di partecipazionedei tanti giocatori di terza età che, sappiamo, rappresentano oggi la colonnaportante del golf nazionale. Convenzioni mirate, attività agonistiche capillarie ben organizzate e un ottimo coordinamento interno hanno permesso all'Agis didiventare un reale punto di riferimento. Al giocatore senior quello cheinteressa e' poter contare su giornate di golf divertenti spese magaripartecipando ad una gara con la serata che si conclude piacevolmente intorno auna tavola imbandita. Meglio se il tutto compreso costa poco. Ed è ciò che chel'AGIS fa e bene. C'è però un ma. L'attuale presidenza sembra essereparticolarmente concentrata sull'organizzazione di competizioni internazionalie partecipazione a campionati di varia natura cui possono partecipare,ovviamente, solo i migliori giocatori. In tutto una quarantina tra signori esignore che, lo si capisce fin troppo bene, difendono con fervore le scelte diuna presidenza che destina ampie risorse a questo sparuto numero di iscritti.Qualche numero: lo scorso anno, a fronte di incassi pari a circa 450 mila euro,l'AGIS ne ha speso 480 mila. Decisamente troppi, sia in senso relativo che inassoluto. Di questi, oltre 60 mila sono andati per la partecipazione ai torneiinternazionali. E questo non piace alla maggior parte degli iscritti di cui,almeno il 40 per cento sono over 70. A loro della partecipazione del presidenteLang e dei suoi amici ai tornei costosi non interessa nulla e sono sempre piùquelli che chiedono che i partecipanti a queste manifestazioni si paghinodirettamente i propri costi al pari di quanto fanno altre associazioni. Ma,almeno per il momento non è così. Cinquemila soci si tassano per offrire ad ungruppo di giocatori, ricche trasferte vacanziere all'estero. Così non si puòandare avanti. Nei giorni scorsi, proprio per vedere di riportare il timonedell'associazione al centro, nel corso dell'annuale assemblea dei soci se nesono viste di tutti i colori. Essendo convenuti molti partecipanti armati dideleghe per contrastare le decisioni del presidente, questi ha allertato,magari giustamente, la sua parte facendo convenire i partecipanti alle squadresportive con altrettante deleghe. La riunione, indetta in seconda convocazioneper le ore 15, un'ora dopo non era ancora iniziata per dar modo, dice lapresidenza, di regolarizzare i diritti al voto ma, dice l'opposizione, permettere agli amici del presidente di arrivare con comodo portando le lorodeleghe. Una cinquantina i soci convenuti nella sede sociale, decisamenteinadatta ad accogliere un numero così gran di persone, lasciando intravedereun'organizzazione anche in questo molto carente. Quando i lavori sonocominciati, la confusione ha preso il sopravvento: chi parlava, chi nonsentiva, chi rispondeva, chi non capiva. Una cosa è emersa chiaramente: dei 10consiglieri in carica, 7 sono decisamente contrari alla linea di condotta delpresidente Federico Lang. Dissapori interni, contrasti sul metodo e la formadella sua gestione stanno portando l'AGIS ad un punto di non ritorno con laconcreta minaccia di una sua totale evaporazione nel giro di pochi anni. Esarebbe un peccato. Verrebbe a mancare un importante voce dei seniores. Vaassolutamente evitato. Dunque, per il bene dell'associazione, in molti chiedonoche Lang faccia un passo indietro. Si dimetta con un atto di responsabilità esi vada a nuove e libere elezioni. Se così non sarà, nessuno potrà impedire dipensare che dietro all'arroganza del potere si nascondano interessi diversi chenulla hanno a che fare con un'associazione che si dichiara senza fine di lucroe volta solo ad aumentare e favorire l'aggregazione dei golfisti seniores inuno spirito di libera partecipazione.

Pietro Busconi